mercoledì 24 marzo 2010

Dal consumismo alla sostenibilità: il rapporto State of the World 2010

Trasformare la cultura del consumo sta diventando una necessità, non più solo uno stile di vita.
I problemi sociali ed ecologici con i quali ci stiamo confrontando dimostrano il fallimento della cultura del consumismo. Basata sull’individualismo, sulla massimizzazione dei profitti nel breve termine, e sulla convinzione per cui la realizzazione personale sta in ciò che si ha, questa cultura ha generato una quantità di problemi "apparentemente" insolubili: la crisi climatica, le ineguaglianze tra gli individui e gli stati e un’insopportabile infelicità legata al nostro stile di vita.
È quindi urgente un’inversione di rotta che conduca a una cultura basata sulla sostenibilità. I cambiamenti culturali avvengono però solo quando si sommano le spinte provenienti da una molteplicità di attori sociali: gli individui prima di tutto, ma anche la scuola e le varie forme di comunità, i media, l’arte, il mondo degli affari e la politica. Il rapporto State of The World 2010 esplora i confini di questa nuova cultura e ci presenta i suoi protagonisti, nella convinzione che un mondo più sostenibile è un mondo più sano, più giusto e, soprattutto, più felice.

Worldwatch Institute, fondato nel 1974, è considerato il più autorevole osservatorio sui trend ambientali del nostro pianeta. L’Istituto ha come obiettivo quello di favorire il passaggio verso una società sostenibile, in cui dare risposta ai bisogni umani senza minacciare la sopravvivenza dell’ambiente naturale e le prospettive delle generazione future. L’Istituto opera attraverso ricerche e studi interdisciplinari sui temi emergenti di interesse globale.

L’edizione italiana del famoso rapporto State of the World del Worldwatch Institute la si può acquistare qui, è curata da Gianfranco Bologna, docente alla Scuola di Specializzazione in gestione dell’ambiente naturale e delle aree protette (oggi laurea specialistica) all’Università di Camerino dove insegna gestione delle risorse naturali e sostenibilità dello sviluppo. Direttore scientifico e culturale del WWF Italia e segretario generale della Fondazione Aurelio Peccei, ha scritto diversi libri sulla natura e sullo sviluppo sostenibile.

giovedì 18 marzo 2010

Elezioni regionali e programmi: no alla chimera nucleare, costosissima follia antieconomica

Hai pensato a cosa succederà se il futuro Presidente della tua regione appoggerà il ritorno al nucleare?
Come cambierà la tua vita quando ti ritroverai una centrale nucleare sotto casa? Se non vuoi scoprirlo, chiedi ai candidati alle elezioni regionali del 28 e 29 marzo di dire NO al nucleare!
Con la legge 99/2009 il Governo sta provando a imporre la localizzazione delle centrali, schiacciando le competenze delle Regioni. Per questo, ben 13 Regioni hanno
fatto ricorso alla Corte Costituzionale.

È importante che i candidati alla carica di futuri Governatori prendano posizione contro il nucleare, prima delle elezioni del 28 e 29 marzo. Molti candidati - appoggiando o non opponendosi chiaramente e con fermezza ai piani nucleari del governo - collaborano a riportare il nucleare in Italia: sono i candidati nucleari.

Firma l'appello di GREENPEACE contro il nucleare: siamo già più di 69.000 a dire stop al nucleare!

Andrea Lepore, responsabile della campagna nucleare di Greenpeace, spiega benissimo i motivi per cui il nucleare italiano è solo una chimera e perché è necessario abbandonare questa follia assoluta.
Ripassiamone i punti principali: innanzitutto la reperibilità della materia prima, l’uranio, che non cresce certe nei giardini delle nostre case e non risolverebbe in nessun modo il problema della dipendenza energetica.
A seguire lo smaltimento delle scorie radioattive, un problema mai risolto se pensate che ci stiamo ancora palleggiando con la Francia quelle prodotte dalle poche centrali attive fino alla metà degli anni Ottanta in Italia.

E infine, i costi. Come spiega bene Andrea nel video girato proprio all’interno della Rainbow Warrior, la nave di Greenpeace, il nucleare di terza generazione è tuttaltro che sicuro. Meno che mai economico. Un esempio eclatante è il cantiere di Olkiluoto, in Finlandia, dove la francese Areva sta cercando da quattro anni di costruire un reattore di terza generazione (Epr) con ritardi tuttora incalcolabili, problemi di sicurezza e crescita esponenziale dei costi. E non sanno per quando sarà pronto il reattore.

Se l'efficiente e organizzata Finlandia ha questi problemi da gestire, viene da domandarsi con preoccupazione cosa potrà succedere in Italia, dove comitati nimby (acronimo inglese per Not In My Back Yard, lett. "Non nel mio cortile", indica un atteggiamento di protesta contro opere di interesse pubblico che hanno, o si teme possano avere, effetti negativi sui territori in cui verranno costruite) e problemi burocratici di tutt'altra risma rispetto a quelli finlandesi sono in grado di tenere bloccati cantieri per anni anche per realizzare impianti di modeste dimensioni e d'impatto ambientale assai meno problematico .

domenica 14 marzo 2010

Il frigorifero di Einstein ad assorbimento. Caratteristiche, vantaggi e possibilità

(Fonte: Genitronsviluppo)

Il progetto di Albert Einstein del frigorifero ad assorbimento è ritornato ultimamente d’interesse internazionale a causa dell’obbligo della riduzione degli agenti inquinanti, come la riduzione dei gas serra e con la possibilità di utilizzare energie alternative quali solare (il fotovoltaico), il biogas, i biocarburanti, ecc. ecc.
In Italia da oltre 30 anni Tiziano Luoni si occupa di questo sistema di refrigerazione che nel frattempo ha incrementato e sviluppato con applicazioni nei più svariati settori industriali e commerciali. Si tratta di refrigerazione ad assorbimento pura, cioè senza l’ausilio di pompe o altri strumenti con funzionamento elettrico. Dall’esperienza pluriennale di Tiziano Luoni nasce EuroFridge per realizzare apparecchiature di raffreddamento che possono funzionare con ogni tipo di alimentazione (AC, DC, Gas GPL, Metano, Petrolio, pannelli solari o fotovoltaici), come spiega “l’importante è avere una qualsiasi fonte di energia e di riscaldamento”.

* Caratteristiche e Vantaggi di un Frigorifero di Einstein ad Assorbimento

Una delle caratteristiche fondamentali dei frigoriferi ad assorbimento di Einstein è l’assoluta silenziosità e la durata nel tempo, in quanto in questi dispositivi non vi è la presenza di organi e meccanismi in movimento che con il tempo potrebbero logorarsi. La conseguenza è la possibilità di utilizzare i frigoriferi ad assorbimento in numerose situazioni in quanto si trova molto facilmente la possibilità di alimentarli senza problemi. “Abbiamo alcuni clienti che ci portano il loro frigorifero ad assorbimento, dopo 20 anni di vita, per una semplice revisione e così rimetterlo in funzione. E’ importante, per ottenere un prodotto di estrema qualità, seguire un determinato processo produttivo, utilizzare materiali specifici e soprattutto molto importante, la pulizia dell’ambiente di lavoro dove di frigoriferi di Einstein vengono prodotti.”

Altri ottimi motivi per scegliere un frigorifero di Einstein ad assorbimento riguardano:

1. Alimentazione anche ridotta. Funzionamento ottimale anche con alimentazioni ridotte. La giusta alimentazione fornirà la massima efficienza.
2. Basso costo di manutenzione. I frigoriferi ad assorbimento funzionano senza parti meccaniche in movimento evitando così l’usura. La ridotta necessità di assistenza tecnica non richiede parti di ricambio. L’unico inconveniente può essere dato dalla resistenza, ma visto il montaggio estremamente semplice, sostituirla occorreranno solo pochi minuti.
3. Resistenza e vita molto lunga. L’uso di materiali di estrema qualità assicura prestazioni durevoli nel tempo.
4. Certificazioni riconosciute. I gruppi ad assorbimento montati sugli elettrodomestici sono stati approvati e certificati in tutti i paesi.

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* Composizione di un Gruppo ad Assorbimento

I frigoriferi di Einstein con il suo gruppo ad assorbimento si compone di 5 parti essenziali:

1. Caldaia. Dove inizia l’intero ciclo, dove viene installata la fonte di calore (resistenza elettrica, bruciatore biogas, bruciatore biocarburanti, ecc. ecc.) e dove la soluzione di acqua ed ammoniaca inizia il circolo.
2. Condensatore. Dove avviene la separazione dell’acqua dalla ammoniaca, e dove la stessa si immette nell’evaporatore.
3. Evaporatore. Dove l’ammoniaca quasi pura incontra il gas ed evapora sottraendo calore all’ambiente esterno, cella frigorifero, freezer ecc.
4. Assorbitore. Dove l’acqua utilizzata per trasportare l’ammoniaca assorbe calore per ridurre la sua temperatura.
5. Serbatoio. Dove l’acqua e l’ammoniaca, dopo aver compiuto il loro intero ciclo, si ritrovano, si miscelano ed entrano in caldaia per ricominciare a circolare nuovamente.

* Produzione e Specifiche di un Frigorifero ad Assorbimento

Tutti questi componenti devono essere costruiti rigorosamente in un acciaio speciale, altrimenti l’ammoniaca intacca e corrode il metallo. Tutti i tubi vengono saldati assieme, provati ad una pressione almeno doppia rispetto la pressione di lavoro e testati in una vasca con un prodotto antiossidante per verificare la tenuta di tutte le saldature. Una volta passati tutti i controlli di pressione e realizzato il sistema (assorbitore, condensatore e caldaia) viene fatto un collaudo visivo affinché si possa verificare se l’apparecchiatura funzioni ed un periodo di una decina di giorni di riposo entro i quali si ha la certezza che in caso di perdita di qualche saldatura, questa venga segnalata con una fuoriuscita di ammoniaca.

“Trascorso questo periodo, il gruppo ad assorbimento è pronto per la verniciatura, fase finale e molto importante. La verniciatura deve essere compiuta con un metodo che protegga necessariamente l’acciaio dalle ossidazioni, in conseguenza del fatto che il frigorifero di Einstein è soggetto al formarsi e allo sciogliersi del ghiaccio. L’evaporatore in particolar modo deve essere assolutamente protetto per ogni eventuale ossidazione che col tempo potrebbe compromettere il buon funzionamento.” continua Tiziano Luoni.

“Normalmente chi utilizza frigoriferi ad assorbimento nel campo della refrigerazione, per agevolare e aumentare la possibilità di raffreddamento si serve di estrusi in alluminio che permettono di raggiungere rapidamente le temperature desiderate e di mantenerle per parecchio tempo. Il frigorifero di Einstein ad assorbimento è anche più semplice da montare rispetto ad un convenzionale sistema di refrigerazione, in quanto non c’è nessun collegamento fra l’interno frigorifero ad assorbimento e la macchina esterna, quindi essa può essere completamente montata in un secondo tempo. Tutti i mobili hanno un percorso a sé ed i gruppi ad assorbimento possono essere istallati in seguito. In caso di mancato funzionamento possono essere riparati, chiaramente solo da personale competente.”

Una volta terminato il frigorifero ad assorbimento deve essere collaudato ancora completamente come si fa con tutte le apparecchiature e verificarne il buon funzionamento in ogni sua parte. E’ anche fondamentale prestare molta attenzione agli spessori degli isolamenti dei frigoriferi ad assorbimento in quanto normalmente i tempi necessari per abbassare le temperature sono più lunghi ed è necessario contenere più possibile il freddo che si è creato utilizzando isolamenti maggiorati.

mercoledì 10 marzo 2010

Rinnovabili, quel treno che l'Italia rischia di perdere

(Fonte: Qualenergia)
Una trasmissione, Presa Diretta su Rai3, che vale più di tanti convegni e documenti: un crudo confronto fra paesi in cui si spinge in ricerca e investimenti nelle fonti rinnovabili e paesi, come il nostro, in cui ancora manca la vera convinzione che questa sia una grande opportunità economica, sociale e ambientale. E’ possibile rivedere la puntata on line.

“Sole vento alberi”, un trinomio semplice, naturale, ma che significa per alcuni paesi sviluppo di know-how, ricerca, business, un modello di energia e, quindi, di società nuova, non più basata su fonti fossili e nucleare. Questi tre “elementi” sono il titolo della puntata di “Presa Diretta” su Rai3, la trasmissione d’inchiesta giornalistica curata da Riccardo Iacona, andata in onda domenica 7 marzo (vedi video della puntata, in basso).
Finalmente in prima serata nella Tv nazionale spuntano le idee, tristemente anestetizzate da una televisione sempre più becera e occupata da una politica capace solo di perpetuare sé stessa e ormai senza più progettualità.

L’esempio della Germania, con l’entusiasmo dei suoi ricercatori, imprenditori e cittadini per il solare, l’eolico e le biomasse lasciano, anche a chi queste cose le vive e le conosce da tempo, un “inquietante” senso di speranza.
Avere la conferma che in Europa c’è qualcuno che stia puntando le sue migliori risorse umane su un futuro giudicato ormai “ineludibile”, potrebbe certamente essere un buon viatico per le migliaia di giovani e di professionisti che in Italia credono e lavorano in questi settori, ma al tempo stesso lascia l’amara impressione che il nostro ritardo stia diventando ogni anno più incolmabile.

In Germania, a differenza che da noi, ci troviamo di fronte ad uno scenario ideale: una politica nazionale e locale che, con approccio bipartisan, ha compreso la portata della ricerca e degli investimenti in questi comparti a tutti i livelli; un processo che per osmosi viene assorbito dai cittadini e rinvigorito da questi. Obiettivi importanti (addirittura 60 o 100% di rinnovabili neanche troppo in là nel tempo), inimmaginabili solo pochi anni fa, sono gli orizzonti di tanti imprenditori e politici.

Il confronto con la spossante realtà italiana, passata e presente, diventa stridente: il furto del CIP6/92 (circa 40 miliardi di euro sottratti alle vere fonti rinnovabili da grandi gruppi industriali), l’ottuso ostracismo degli enti locali per impianti rinnovabili piccoli e grandi, le mani della mafia sugli incentivi, imprenditori in sofferenza per i ritardi della burocrazia, l’eccesso di leggi e regolamenti, alcuni non ancora applicabili. Se anche da noi questo treno si può dire partito, ha però ancora il freno tirato, perché non è entrato nella cultura e nella testa di chi decide e di chi tiene le redini dell’energia in questo paese. E’ vero, nel nostro paese gli incentivi alle rinnovabili ora sono molto interessanti, ma se manca questa convinzione e soprattutto una “visione”, non si avrà mai quel giusto sostegno alla ricerca e una vera ed organica politica industriale che non ci faccia rischiare di perdere questa opportunità.

Se da una parte è incoraggiante che questo cambiamento può essere nelle mani di chi ci crede e di chi ci investe (l’esempio Germania), dall’altra, in Italia, si assiste spesso all’umiliazione di tante competenze ed è forte la percezione che mai come adesso servirebbe una nuova classe dirigente, perché, come dice il vecchio adagio, chi è stato la causa del problema non può essere colui che è in grado di risolverlo.

Comunque non credo che ci faremo incantare da un’idea di futuro, già vecchio, rappresentato dall’inganno del ritorno al nucleare, che già tanto tempo e risorse ci ha fatto perdere sulla strada del sole, del vento e degli alberi.

LA PUNTATA DI “PRESA DIRETTA“: SOLE VENTO ALBERI (durata: 1h 32′)

LB

Farmwille non è più esclusiva di Facebook, accordo anche con Microsoft per Live Messenger

Farmville non è più un’esclusiva di Facebook. Da qualche giorno infatti il gioco che attira oltre 80milioni di utenti del web è arrivato anche su Msn Games grazie ad un accordo stipulato con Zynga.

Ma se la Microsoft non è voluta rimanere a guardare il successo che sta riscuotendo Farmville sul social network ideato da Zuckeberg, nemmeno quelli di Zynga sono rimasti con le mani in mano.
Messi da parte i regali di San Valentino, sui campi sono arrivati gli oggetti preziosi da raccogliere per tutto il mese in occasione della festività di San Patrizio. SI tratta di monete, oggetti dorati, gioielli che dovrete raccogliere all’interno di un pentolone. Il sistema è identico a quello che era stato scelto per l’iniziativa di San Valentino e a dirla tutta i regali non sono nemmeno così originali.
Altra novità, sicuramente più interessante riguarda la benzina che serve per alimentare i trattori che velocizzano il lavoro nella fattoria. Le taniche di “Fuel” adesso possono essere trovate fertilizzando i campi dei vostri vicini e qualcosa potrete trovarla anche tra le vostre zolle, da condividere con il popolo di Farmville.

Per rimanere costantemente aggiornati sullo stato della vostra fattoria è arrivata poi la Farmville Toolbar che, installata nel vostro Browser, vi permetterà di conoscere lo stato delle vostre piantagioni anche se state navigando su altre pagine. Da qui avrete accetto anche a tutte le novità che riguardano il mondo di Farmville.

Dalla Rete arriva poi la smentita di una versione a pagamento del gioco. Dal 31 marzo sarà infatti disponibile la versione Beda di Farmville e si era letto che il gioco sarebbe stato a pagamento, grazie ad un canone mensile di poco più di quattro euro. La notizia è stata prontamente smentita. Il gioco sarà online nella versione Beta ma sarà completamente gratuito, come è stato fino ad adesso.

Teresa Vola

lunedì 8 marzo 2010

Additivi alimentari: obbligo di informazione dei consumatori, fino al 31/12/2010

Il Ministero della Salute, con ordinanza 29/01/2010 (in G.U. n. 40 del 18/02)ha stabilito l'obbligo di informazione da parte degli operatori del settore della ristorazione, sull'aggiunta di additivi e di miscele di additivi nelle preparazioni da loro effettuate, così come dell'eventuale presenza di allergeni negli additivi e miscele di additivi impiegati.

MINISTERO DELLA SALUTE, ORDINANZA 29 gennaio 2010
Misure urgenti in merito alla tutela della salute del consumatore con riguardo al settore della ristorazione. (10A02089) - (GU n. 40 del 18-2-2010)

IL MINISTRO DELLA SALUTE

Visto il testo unico ...[omissis]...
Considerato che l'Autorita' sanitaria, nell'ambito di controlli effettuati nel settore della ristorazione ha accertato la presenza e l'utilizzazione di additivi e miscele di additivi etichettati in modo non conforme alla normativa vigente in materia e, comunque, in modo tale da poter costituire un rischio per la salute pubblica;
...[omissis]...
Considerato, in particolare, che l'assenza delle istruzioni per l'uso sull'etichetta degli additivi, delle miscele di additivi alimentari e ingredienti impiegati nella ristorazione puo' comportare un rischio per i consumatori con esigenze dietetiche particolari;
Considerato che l'impiego degli additivi alimentari deve presentare vantaggi e benefici per i consumatori;
...[omissis]...
Ritenuto necessario introdurre disposizioni urgenti nel settore della ristorazione con particolare riguardo alla detenzione e all'impiego di additivi e miscele di additivi alimentari;

Ordina:

Art. 1
1. A chiunque operi nel settore della ristorazione e' fatto divieto di detenere e di impiegare additivi e miscele di additivi alimentari per i quali la normativa vigente ha stabilito campi e dosi massime di impiego, fatto salvo l'impiego di edulcoranti, a condizione che sia garantita la corretta informazione.
2. L'impiego, da parte degli operatori di cui al comma 1, di additivi alimentari e loro miscele, per i quali la normativa vigente non ha stabilito campi e dosi massime, e' assoggettato alle disposizioni dell'art. 5 del regolamento (CE) n. 852/2004 nonche' all'obbligo di informazione del consumatore.
3. A chiunque operi nel settore della ristorazione e' fatto divieto di detenere e di impiegare sostanze in forma gassosa ad eccezione degli additivi alimentari di cui al comma 2, fermo restando le norme vigenti in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.

Art. 2
1. Chiunque operi nel settore della ristorazione deve assicurare la corretta informazione ai consumatori sull'aggiunta di additivi e di miscele di additivi nelle preparazioni alimentari dallo stesso effettuate.

2. Chiunque operi nel settore della ristorazione deve informare il consumatore sull'eventuale presenza di allergeni di cui al decreto legislativo n. 114 del 2006, di cui alle premesse, negli additivi e miscele di additivi impiegati.

3. Le informazioni di cui al comma 1 devono essere rese immediatamente disponibili a richiesta dell'Autorita' sanitaria. La presente ordinanza ha validita' sino al 31 dicembre 2010 e, inviata alla Corte dei conti per la registrazione, entra in vigore il giorno della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.

Roma, 29 gennaio 2010.
Il Ministro: Fazio

Registrato alla Corte dei conti l'11 febbraio 2010.
Ufficio di controllo preventivo sui Ministeri dei servizi alla persona e dei beni culturali, registro n. 2, foglio n. 45.

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