mercoledì 24 febbraio 2010

Circolazione stradale, sistemi tutor: obbligo di controlli periodici

Giudice di Pace di Bari
Sentenza 13 gennaio - 20 gennaio 2010, n. 403

Svolgimento del processo
Con ricorso depositato presso questo ufficio in data 10.07.2009, la Igam S.p.A. proponeva opposizione all’ordinanza ingiunzione prot. n. 17884/09Fasc. n. 434, emessa dalla Prefettura di Teramo in data 29.04.2009, e chiedeva l’annullamento, previa sospensiva, del provvedimento impugnato.

Con il suddetto provvedimento era stato respinto il ricorso proposto avverso il verbale n. SCV 661840 del 10.10.08 emesso dalla polizia stradale di Teramo, ed irrogata la sanzione amministrativa pecuniaria di € 296,00, oltre accessori, per un totale di € 312,29, per la violazione dell’art. 142, comma 8, del C.d.S. La Prefettura di Teramo non si costituiva.
All’udienza odierna, precisate le conclusioni, la causa è stata discussa. L’istruttoria è stata soltanto documentale.
Motivi della decisione
Preliminarmente deve essere dichiarata la contumacia della Prefettura di Teramo, non costituitasi in giudizio, nonostante la rituale notificazione del ricorso introduttivo e del decreto di fissazione dell’odierna udienza.
Occorre anzitutto chiarire che, per quanto l’accertamento per cui è causa sia relativo ad un illecito posto in essere al di fuori del territorio del comune di Bari, questo giudice non può dichiarare la propria incompetenza per territorio.
Si tratta, infatti, di un accertamento avvenuto con il c.d. sistema tutor, il quale, per le sue caratteristiche funzionali, non consente di stabilire con esattezza il luogo preciso di perfezionamento dell’illecito.
...omissis...
Ebbene, questa incertezza non consente di emettere una sentenza di incompetenza: ai sensi dell’art. 44 del c.p.c., infatti, il giudice che dichiara la propria incompetenza per territorio deve indicare il Giudice competente (e ciò coerentemente con i motivi che affermano la propria incompetenza) (Cass. Civ. 18.04.2008, n. 10236).

Nel merito, la Igam S.p.A. denuncia, tra l’altro, che l’apparecchio utilizzato per la rilevazione dell’illecito per cui è causa non sia stato sottoposto a periodica taratura e controllo di efficienza.
Il motivo è fondato e, in quanto tale, assorbe e rende superfluo l’esame delle ulteriori censure.
...omissis...
Ebbene, nel caso di specie, nonostante l’esplicita contestazione della Igam S.p.A., parte opposta non ha in alcun modo provato di aver effettuato i preventivi controlli di cui al cit. art. 4 del D.M. 29.10.1997.
L’opposizione va quindi accolta.
La novità e complessità delle questioni trattate costituisce giusto motivo di integrale compensazione delle spese e competenze di causa.
P.Q.M.
Definitivamente pronunciando sulla domanda presentata dalla lgam S.p.A., con ricorso depositato in data 10.07.2009 così decide:
1 dichiara la contumacia della Prefettura di Teramo;
2 accoglie l’opposizione;
3 compensa le spese.

venerdì 12 febbraio 2010

Equo compenso, per Adoc è un grave danno ai consumatori

di Lorenzo Gennari

Reazioni unanimi al decreto firmato dal ministro dei Beni culturali Sandro Bondi in base al quale verranno riviste le quote dell'equo compenso per gli apparecchi tecnologici dotati di memoria.

«La tassa sull’equo compenso rappresenta un grave danno per i consumatori, su cui si scaricheranno i maggiori costi sostenuti dai produttori». Lo ha dichiarato Carlo Pileri, Presidente dell’Adoc (Associazione nazionale per la difesa e l'orientamento dei consumatori),

in merito al decreto ministeriale reso pubblico in data 14 gennaio dal Mibac, che rivede i compensi per la copia privata in Italia.

Non lontani dalle dichiarazioni di Pileri sono i presidenti di Confindustria Anie (imprese elettrotecniche ed elettroniche) Guidalberto Guidi, di Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici, Stefano Pileri, di Assinform, Paolo Angelucci e di Assotelecomunicazioni-Asstel, Stefano Parisi, che puntano il dito sul meccanismo «perverso» che fa crescere la tassa in ragione delle performance dell’apparecchio utilizzato per la copia e incide, in definitiva, esponenzialmente sui costi sostenuti dagli utilizzatori.

«È l’unico esempio al mondo di penalizzazione dell’innovazione», sostengono i rappresentanti delle organizzazioni. Ulteriore danno del decreto è la sua estensione a tecnologie (cellulari, PC, decoder, game console) che non hanno come funzionalità principale la duplicazione di contenuti digitali o che già prevedono tassazioni sull'utilizzo delle licenze.

Secondo i dati Assinform, nel corso del 2009, il mercato dell'IT italiano ha evidenziato una forte diminuzione, con cali mai visti in questo comparto, specialmente nel sottosettore dei prodotti hardware. «All’inizio del 2010 tutto ci attendevamo - dichiara l'Associazione - tranne che un’ulteriore penalizzazione per l’industria nazionale dell’IT e dei suoi clienti principali, cioè le aziende italiane».

«Tra l'altro, un eventuale rimborso da parte della Siae di tale balzello sul materiale utilizzato dalle imprese introdurrebbe una nuova burocrazia di cui nessuno sente il bisogno», conclude il Presidente di Assinform.

A giudicare molto negativamente l'emanazione del decreto di rideterminazione del compenso per la copia privata, è anche l'Istituto Bruno Leoni, secondo il quale «l'unico effetto tangibile del decreto sarà quello di rafforzare la posizione di rendita della Siae, sul cui ruolo nel mercato si rende oramai improrogabile una riflessione profonda»

giovedì 11 febbraio 2010

Google prepara il debutto della banda larga superveloce

Di Daniele Lepido

L'ultima "uscita" di Google è così grossa che potrebbe essere scambiata per una boutade. E invece no, è tutto vero: Mountain View ha annunciato nel suo blog pubblico di essere al lavoro sulla sperimentazione di una super rete in fibra ottica da un giga al secondo, che potrebbe stravolgere nei prossimi anni la struttura stessa di internet. Come?
A una velocità di trasmissione del genere, circa cento volte la banda larga attuale, il web potrebbe diventare

un incastro di mondi virtuali, un vero e proprio ambiente percettivo tridimensionale vicino a quelli raccontati in pellicole di fantascienza come eXistenZ e Matrix, allineandosi ai mondi immaginati dai fratelli Wachowski e David Cronenberg. Fantascienza, quindi? Per ora solo una sperimentazione che dovrebbe coinvolgere negli Stati Uniti «almeno 50mila utenti e potenzialmente più di 500mila» come spiega in un video scarno ed essenziale, in puro stile Google, James Kelly, il product manager dell'azienda per il settore "infrastrutture".

Il dato interessante non sta tanto nella fornitura di tecnologia, probabilmente una commodity per il gruppo californiano. Quanto nello sviluppo delle applicazioni che viaggiano a quella velocità. E, infatti, si legge sempre nel blog, «il nostro obiettivo è (...) vedere cosa gli sviluppatori e gli utenti saranno in grado di fare con una connessione del genere», ma anche creare un network definito aperto ("open access", anche se qui l'organo di vigilanza sulla parità di accesso alla rete di Telecom Italia non c'entra nulla). Insomma, il fine ultimo di questo progetto è «sperimentare e apprendere».

Le possibili modalità di utilizzo di una rete tanto veloce sono proprio quelle che riguardano la realtà virtuale e i suoi derivati. «Immagina di trovarti in una clinica di campagna e di vedere sul tuo schermo referti medici, fotografie del tuo corpo in tre dimensioni - dicono da Google – e di discutere allo stesso tempo con uno specialista di New York».
E ancora: «Pensa di poter scaricare un film in alta definizione in meno di cinque minuti, oppure discutere online con i tuoi compagni d'università sparsi per il mondo davanti a una lezione virtuale in tre dimensioni».

Il progetto di Larry Page e Sergey Brin non riguarda solo l'ambito delle infrastrutture di nuova generazione, ma la creatività di un'azienda che sta riscrivendo in modo (per alcuni "pericoloso", vedi le molteplici cause antitrust in giro per il mondo) il concetto di media e che è ben lontana dall'essere quel semplice "fornitore di tecnologia", come a volte si definisce.
Il prossimo passo sarà capire come si porrà l'azienda nei confronti, per esempio, degli operatori telefonici, visto che già si parla di tariffe «competitive» per questo servizio.

daniele.lepido@ilsole24ore.com
(Fonte: IlSole24ORE)

domenica 7 febbraio 2010

I materiali ignifughi minacciano seriamente la fertilità. Confermata la pericolosità dei PBDE, ritardanti di fiamma

(Fonte: GenitronSviiluppo)
Le donne sono coloro in cui si possono riscontrare elevati livelli di PBDE nel sangue, un tipo di ritardante di fiamma che si trovano comunemente nei prodotti di consumo. Il nuovo studio pubblicato sulla rivista Environmental Health Perspectives, ha scoperto che per ogni aumento di concentrazione nel sangue di quattro sostanze chimiche legate ai PBDE era legata una diminuzione del 30% delle probabilità di gravidanza ogni mese.
* PBDE: Ritardante di Fiamma ma non solo …
“Ci sono stati numerosi studi su animali che hanno trovato una vasta gamma di effetti sulla salute derivanti dall’esposizione a PBDE, ma la nuova ricerca ha dimostrato gli effetti negli esseri umani”, afferma uno degli autori dello studio, Kim Harley. “Questi risultati devono essere necessariamente replicati, ma avrebbero già da soli importanti implicazioni per la regolamentazione industriale di queste sostanze chimiche pericolose.”

I PBDE sono una classe di composti chimici diventati di uso comune dopo il 1970, quando nuove norme di sicurezza antincendio sono state applicate, inizialmente negli USA e successivamente in tutto il mondo. Alcuni studi hanno riscontrato una diffusa contaminazione di PBDE nella polvere di casa. Gli studi suggeriscono anche che solo negli USA il 97% dei residenti hanno livelli facilmente rilevabili di PBDE nel sangue, 20 volte superiori a quelli degli europei. Secondo i ricercatori, i residenti in California sono tra quelli che hanno le esposizioni più elevate, probabilmente a causa delle leggi antincendio relativamente più severe.

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* PBDE e Calo della Fertilità

I ricercatori hanno misurato inizialmente i livelli di PBDE in campioni di sangue di 223 donne incinte da un istituto che esamina le esposizioni ambientali e la salute riproduttiva. Successivamente l’analisi è stata limitata alle donne che stavano cercando di rimanere incinta e i ricercatori hanno scoperto che avevamo la metà delle probabilità di concepire in un determinato momento quando avevano elevati livelli di PBDE nel sangue. “Non stiamo guardando all’infertilità, solo la subfertilità, perché tutte le donne nel nostro studio prima o poi hanno avuto una gravidanza “, commenta Harley. “Se avessimo incluso coppie non fertili nel nostro studio, è possibile che avremmo notato un effetto ancora più distruttivo da esposizione a PBDE.”

Non è del tutto chiaro come i PBDE hanno impatto sulla fertilità. Una serie di studi condotti su animali hanno dimostrato che i PBDE possono mettere in pericolo lo sviluppo neurologico, ridurre gli ormoni tiroidei, e alterare i livelli degli ormoni sessuali. E sbalzi nei livelli di ormoni tiroidei possono compromettere i normali cicli mestruali negli esseri umani, ma questo studio non ha trovato un nesso tra l’esposizione PBDE e cicli mestruali irregolari.

Ci sono circa 209 differenti possibili miscele di PBDE, ma solo tre miscele: pentaBDE, octaBDE e il decaBDE, sono state sviluppate ad uso commerciale, come i ritardanti di fiamma. Le miscele si distinguono per il numero medio di atomi di bromo nelle molecole. I penta-e octaBDE sono stati entrambi vietati in alcuni stati americani, tra cui la California, ma sono ancora presenti nei prodotti fabbricati prima del 2004. Il mese scorso, la US Environmental Protection Agency (EPA) ha annunciato un accordo con tre i principali produttori di decaBDE per eliminare gradualmente la produzione entro il 2013.

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* PBDE: Vietati e Sostituiti, ma Con Cosa?

“Anche se i diversi tipi di PBDE si stanno gradualmente dismettendo dall’industria, la nostra esposizione ai ritardanti di fiamma è probabile che continuerà per molti anni”, afferma un’altra ricercatrice del team, Brenda Eskenazi. “I PBDE sono presenti in molti prodotti di consumo, e sappiamo che si trovano comunemente anche nelle nostre case. Nella nostra ricerca, abbiamo scoperto che ad esempio i bambini a basso reddito in California sono esposti a livelli molto elevati di PBDE“. Come i PBDE sono stati eliminati, essi vengono sostituiti con altri composti bromurati. “Sappiamo ancora meno sulle sostanze chimiche più recenti, i nuovi ritardanti di fiamma che stanno sostituendo i PBDE“, afferma Harley. Negli USA un progetto di legge del 2007 proponeva l’abolizione e il bando di tutti i bromurati e clorurati ritardanti di fiamma ad uso nell’arredamento per la casa o per la biancheria da letto, in particolare mobili, cuscini, tappeti e imbottiture.

Harley conclude “i risultati della ricerca sono sorprendenti. Ogni aumento di dieci volte nel sangue di una donna di PBDE è legata una diminuzione del 30% della sua probabilità di rimanere incinta. Sono ancora poche le ricerche relative ai ritardanti di fiamma ed ora sono in studio i padri, che probabilmente esposti, avranno un’alta probabilità di infertilità maschile. Poiché l’esposizione al PBDE è onnipresente nei paesi industrializzati, anche piccole riduzioni della sostanza chimica può avere un ampio respiro sull’impatto della salute pubblica”. Gli scienziati affermano che i ritardanti di fiamma bromurati sono tra gli inquinanti più preoccupanti, perché si accumulano nei tessuti animali e umani, compreso il latte materno e che persistono nell’ambiente. A causa del loro uso diffuso negli Stati Uniti, gli americani sono il popolo più altamente contaminato da PBDE ed una notizia di conforto è che le concentrazioni di PBDE negli europei sono in calo.

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