Da alcuni anni l’alimentazione è divenuta oggetto di una speciale attenzione per la crescente consapevolezza di quanto la nostra salute dipenda da ciò che mangiamo.
Piccoli cambiamenti e attenzioni alla dieta e allo stile di vita, che in breve diverranno routine quotidiana,
possono cambiare radicalmente la qualità della nostra vita.
Il nostro corpo ha delle straordinarie proprietà di rigenerazione e resistenza: sta a noi imparare come sfruttarle al meglio.
Secondo il dott. Ehret, "nel mondo odierno
vi sono due modi in cui le persone malate affrontano le loro infermità.
Il primo gruppo di sofferenti vorrebbe eliminare il dolore il più rapidamente possibile. Vogliono disfarsi della spiacevole esperienza di essere un «caso» da curare. Si considerano troppo impegnati per stare male. Sono pieni di obiettivi e carichi di lavoro, e passano tutto il tempo libero a divertirsi. Per sbarazzarsi del fastidio della malattia, cominciano a prendere pillole e sciroppi,
ad assumere una miriade di medicine e rimedi vari, e spesso si sentono davvero meglio per un po’ di tempo, abbastanza da restare a galla. Ma in realtà i loro sforzi impediscono la vera guarigione e li spingono inevitabilmente verso il peggioramento e infine la morte. Per gli sfortunati, così è la vita, e accettano il proprio destino.
I trattamenti medici odierni riflettono una priorità legittima e scientifica della nostra società. È la richiesta di una cura istantanea, l’attesa di un miracolo scientifico che ponga fine alla malattia. Non c’è motivo di opporsi alla medicina allopatica se si è d’accordo con quanto sopra. L’allopatia risponde a una richiesta reale, oggi più che mai.
Su questo sfondo esiste un altro gruppo di malati che spesso vengono considerati «stupidi e arretrati». In realtà sono persone oneste e intelligenti che hanno ancora una possibilità di sopravvivere. Inseguono un obiettivo più profondo: guarire la causa fondamentale della loro malattia e scoppiare di salute. Tale ricerca è difficile, perché spesso le vere cause della malattia non vengono riconosciute dalla professione medica ufficiale. Queste persone «arretrate» vogliono in realtà curare tutta la persona, non semplicemente attenuare i sintomi per qualche ora, giorno o settimana. Vogliono ripristinare del tutto le condizioni del corpo precedenti alla comparsa della malattia.
Chiunque voglia percorrere il secondo cammino e guarire davvero dovrà fare dei sacrifici e raccogliere tutto il proprio coraggio. Il sofferente dovrà assumersi tutta la responsabilità e diventare il medico o terapista di sé stesso. Potrà richiedere un consulto, ma solo come ispirazione e guida generale, perché il vero lavoro di guarigione dovrà essere compiuto da lui solo. Lo scopo di questo libro è fornire una direzione a chi voglia guarirsi da sé.
Fra i due estremi sopra descritti, esiste una terza via: la medicina naturopatica. Ma oggi la naturopatia si trova in una posizione precaria. Da un lato, vuole curare senza mascherare la malattia, cosa positiva per il processo di guarigione. Il problema è che spesso lascia inalterata la radice della malattia, ossia i «cibi di conforto». Chiunque voglia guarire in modo naturale dovrà essere disposto a vivere secondo le regole che la natura ha dato a ogni creatura vivente. Sono regole semplici, immutabili e conoscibili. Una di queste è digiunare regolarmente, soprattutto quando si è malati. Le leggi di natura vietano di mangiare cibi «artificiali», ossia elaborati e cotti. In particolare natura vorrebbe che mangiassimo regolarmente frutta e altri vegetali. Non nego che la medicina naturopatica possa sostenere i vantaggi del digiuno attraverso l’utilizzo sapiente dell’aria fresca e dell’acqua (bagni). Ma finché la naturopatia non riconoscerà che la dieta è la causa e la cura delle malattie umane, manterrà una posizione precaria. Ma allora in che modo dobbiamo digiunare? Quali cibi dobbiamo consumare e quali evitare? Questo libro risponderà a tali domande. Le risposte sono da intendersi come linee guida generali e non sostituiscono le procedure mediche concrete e personalizzate stabilite da un professionista qualificato che conosce il singolo caso."
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Un approccio naturale alla salute
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